Quando si pensa al tema della formazione le idee sono spesso ferme ad alcuni decenni fa, con l’immagine della formazione relegata al mondo della scuola e, successivamente, dell’università. Era infatti convinzione comune che bastasse un titolo di studio per accedere al mondo del lavoro e, soprattutto, per rimanere al suo interno e fare carriera.
Negli anni la formazione ha assunto colori e forme sempre più diversificati, spostando l’attenzione non più sul titolo in sé, ma sulle capacità e le competenze dell’individuo, abbracciando sempre più un’idea di continuità. Ad oggi, in effetti, è possibile notare come il percorso formativo di un neolaureato è tutt’altro che finito; il titolo di studio rappresenta, oggi, la base per lo sviluppo e l’approfondimento delle proprie competenze e abilità. In tal senso le soft skills hanno acquisito un’importanza fondamentale, essendo capacità trasversali al ruolo che permettono al lavoratore di adattarsi a più contesti e ad ottenere quindi più trasversalità lavorativa.
Il concetto di “formazione continua” prende sempre più piede ormai, ma quali sono i motivi e i vantaggi che spingono un lavoratore a formarsi continuamente?
Il mondo del lavoro è cambiato
Il mondo del lavoro è indubbiamente cambiato e cambia ogni giorno. Negli ultimi venti anni abbiamo assistito infatti a una trasformazione completa del mercato del lavoro, che è passato da una rotazione lenta a una richiesta sempre più veloce e diversificata di competenze, abilità, soft skills e conoscenze che sempre più si intersecano tra di loro. Le nuove legislazioni, così come le nuove tecnologie, sono sicuramente alla base di questi cambiamenti, che vedono al lavoratore non più come una risorsa da acquisire una volta e per sempre all’interno di un’azienda, bensì come a una fonte di competenze e professionalità che deve essere in grado di adattarsi velocemente ai mille cambiamenti che avvengono ogni giorno, con un sistema lavorativo decisamente più dinamico.
Il lavoratore del nuovo decennio non può cullarsi del proprio titolo di studio, poiché il mondo lavorativo attorno a lui cambia continuamente. È necessario dunque ottemperare a una formazione continua, che permetta allo stesso lavoratore di fronteggiare le sfide che un mercato così dinamico ci offre ogni giorno.
Hai più sicurezza
Spesso le conoscenze acquisite durante gli anni di formazione formale (scuole e università) hanno un taglio molto teorico e la loro applicazione nel mondo del lavoro risulta molto complessa, portando a molte insicurezze da parte del lavoratore. Acquisire nuove competenze, approfondire quelle che già si hanno o guardare alle proprie abilità da un punto di vista diverso (che è quello che potrebbe offrire un corso di formazione più pratico, ad esempio) può essere fonte di forte empowering per il lavoratore, che comprende maggiormente ciò di cui è capace e riesce ad applicarlo nella maniera che è a lui più consona. La formazione continua non ha quindi un’applicazione solo lavorativa, ma agisce anche sulla persona, lavorando su sicurezza e consapevolezza delle proprie capacità e delineando un mindset più adatto al mondo del lavoro contemporaneo.
Un lavoratore in perenne corsa alla conoscenza, quindi, è sicuramente un lavoratore più sicuro e deciso in quello che fa; questi tipi di caratteristiche possono fare la differenza sul posto di lavoro.
Ti distingui dagli altri
Il mercato del lavoro attuale è un mercato assurdamente competitivo e dinamico, all’interno del quale ciò che conta maggiormente è l’unicità e il percorso del lavoratore. È importante (se non necessario) quindi definirsi come lavoratori, poiché la risorsa potenziale deve essere in grado di convincere l’azienda che sia la sola risorsa (o comunque la risorsa più adatta) in grado di rispondere alle sue esigenze. La formazione continua, sotto questo punto di vista, da una mano importante. Essendo molto libera e personalizzabile, infatti, la formazione continua è un tipo di formazione che consente all’individuo di “unicizzarsi”, di rendersi sempre più caratteristico delle proprie aspirazioni e intenzioni lavorative. Questo tipo di formazione ci permette di definirci in maniera sempre più specifica e quindi di presentarci alle aziende come risorse in grado di rispondere a una specifica esigenza, dotati delle competenze e delle soft skills richieste.
Il mondo del lavoro è cambiato e con esso anche i lavoratori, che sono sempre più unici e con storie e percorsi sempre più personalizzati.
Puoi personalizzare la tua formazione
Uno dei più grandi vantaggio della formazione continua è sicuramente quello di poter personalizzare ad hoc la propria formazione. Ad oggi è possibile accedere a fonti di formazione praticamente ovunque, in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo ci si trovi (uno dei più grandi vantaggi della formazione online asincrona è proprio la libertà che da allo studente) e, contemporaneamente, è possibile accedere a una libreria di conoscenze e competenze vastissima. Se da una parte quindi ci si può ritrovare in difficoltà nel compiere una scelta, dall’altra parte è possibile, per il lavoratore, personalizzare la propria formazione in maniera libera e ben delineata. Il lavoratore contemporaneo è un lavoratore molto più deciso, che pensa alla propria formazione come un processo continuo e duraturo e che possa accrescere le proprie potenzialità.
La formazione continua permette ai lavoratori di indirizzare la propria carriera al costo di un processo decisionale che permette, nella maggior parte dei casi, una soddisfazione lavorativa più duratura. Non è da sottovalutare, inoltre, la possibilità di avere uno sguardo più ampio su strade precedentemente non considerate e sulle storie delle persone con le quali si entra in contatto formandosi continuamente.